lunedì, novembre 29, 2010

domenica, ottobre 03, 2010

3a Giornata dell'Eco-scambio a Marcon

Continuano gli appuntamenti per il riutilizzo e il riciclo dei materiali, con la “3a Giornata dell’ECO-SCAMBIO a Marcon”, organizzata dalla ns. Associazione con il patrocinio dell’Assessorato all’Ambiente del ns. Comune.

Alleghiamo la locandina, l’invito in formato A5, riassunto anche in lingua straniera sulla seconda facciata allo scopo di avvicinare all’iniziativa anche i cittadini extracomunitari presenti nel ns. comune, le modalità di partecipazione e il modello per gli oggetti ingombranti per gli annunci sulla “ECO-BACHECA”.

Vi aspettiamo numerosi sabato 9 ottobre p.v. dalle 9,00 alle 18,00 in Via dello Sport, parcheggio Stadio, nei pressi dell’impianto fotovoltaico anche in caso di pioggia.

Paolo Pittaluga

Associazione Ecovolontari Marcon

P.zza I° Maggio, Gaggio di Marcon (VE)

ecovolontari.marcon@virgilio.it

Diossina nel piazzale dell'inceneritore di Brescia


Nell'incontro dei medici ISDe sono state tratatte tante problematiche ( acqua, telefonini, inquinamenti e tumori). 
Molto interessante è stato il lavoro che ha presentato Celestino Panizza,  con il quale vengono dimostrate elevate quantità di  diossina nel piazzale dell'inceneritore di  Brescia.
Vi giro il link dello studio che è stato fatto,  

sabato, giugno 26, 2010

Lettera alla VII Commissione Ambiente del Consiglio Regionale Veneto

Proposta di collaborazione per l'elaborazione del piano Regionale Rifiuti Speciali

venerdì, maggio 07, 2010

Incontro pubblico a Dosson

Incontro pubblico il 24 maggio con la partecipazione della dott.sa Gentilini e dell'ing. Caldato.

lunedì, aprile 19, 2010

Convegno sul riciclo dei Rifiuti Speciali

Importante convegno sul riciclo dei Rifiuti Speciali, organizzato dalla Prov. di Venezia, Rete Ambiente Veneto Comitati riuniti Rifiuti Zero. L'importanza di questo convegno è motivata dal fatto che interveranno ben 9 industriali veneti del settore del riciclo. Crediamo sia un'occasione importante per confrontare diverse esperienze e conoscenze.

AUDITORIUM PROVINCIA DI VENEZIA- Via Forte Marghera,191 - Mestre -

lunedì, marzo 15, 2010

Candidati che hanno sottoscritto l'impegno

Bortolussi Giuseppe  Candidato Governatore PD

 il video :http://www.youtube.com/user/frizzardo

Consiglieri Pd: Puppato Laura, Bottacin Diego ,Causin Andrea, Marchese Gianpietro, Niero Claudio.

Consiglieri IDV: Zanoni Andrea, BortolettoDavide, Seno Loredana, Corò Leonardo.

SEL-PSI Consiglieri: Beggio Maurizio, Dall'Agata Stefano, De Marco Luca, Zanutel Rita (Lista prov.Ve)

Federazione della Sinistra Consiglieri: Atalmi Nicola, Corò Marcella, Pettenò Pietrangelo, Pavan Giulia, Chaibi Said, Scarpa Lidia,Costa Claudio, Zanetti Danilo.

Borrelli Davide Candidato Governatore Movimento a 5 Stelle, Candidati Consiglieri: Claut Luciano, Astolfo Stefano, Endrizzi Luciano,Tisato Valentina, Ballali Massimo, Brunetta Leonardo, Negrisiolo Donatello, Vetri Francesco, Zanellato Carniato Cristina.

Candidato Consigliere UDC: Zabotti Marco, Criveller Marcello, Boscheratto Emilio, Cimetto Gino.

Zanella Luana candidato Consiglier Lista Idea prov. di Ve

Lista Idea Ciecoscrizione di Treviso: Sartorato luca, Zampolli Alessandro,Paolo Santi,Doria Alessandro, Paride Daniele.

Buattini Claudio candidato a consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà - circoscrizione di Treviso.

Anna Caterina Cabino

Lidia Scarpa

Lettera di impegno ai Candidati Governatori e Consiglieri alle prossime elezioni Regionali

Come coordinamento di Comitati costituitisi per contrastare la realizzazione di 2 inceneritori per rifiuti speciali, progettati da Unindustria TV per i territori di Silea e Mogliano Veneto, abbiamo chiesto un impegno scritto ai Candidati Governatori e Consiglieri alle prossime elezioni Regionali 28/29 marzo2010,  nonche ai Segretari Regionali dei partiti, affinchè attuino politiche per la tutela della nostra salute e di questo territorio!

mercoledì, febbraio 03, 2010

INCENERITORI: Ecco i nomi dei votanti

Inceneritori. Unico voto 'trevigiano' quello dell'assessore regionale Flavio Silvestrin
Atalmi rende pubblici i nomi dei si
■ Reso pubblico dal consigliere
Pdci Nicola Atalmi chi, in
Consiglio regionale, ha votato a
favore degli inceneritori progettati
da Unindustria a Silea e a
Mogliano. L'unico voto di un
trevigiano è stato quello dell'assessore
regionale Udc Flavio Silvetrin.
Gli altri sono arrivati tutti
da gente che abita in altre province.
Come il veronese assessore
all'ambiente Conta (Pdl) - e si
sapeva - e quelli dei consiglieri
padovani del Pdl: Padrin, Bertipaglia
e Ruffato. Inoltre, a favore
anche il veneziano Laroni
(oggi socialista demichelisiano
associato al Pdl), e l'altro consigliere
padovano dell'Udc,
Frasson. Favorevoli infine anche
il veronese Zigiotto e bellunese
Bond, entrambi Pdl.
Ieri in Consiglio votazione su
un emendamento identico, ma
sul nucleare. Nella Lega, stavolta,
2 hanno votato col Pdl e 4 si
sono astenuti.■ M.C.

martedì, febbraio 02, 2010

Risposta della Dott. Marta Bizzotto al Direttore dell'Arpav Drago

Egregio Direttore, 
mi spieghi come ha fatto a diventare Direttore dell'Arpav quando rilascia certe dichiarazioni in merito alla necessità di inceneritori. 
Forse non si è reso conto che il popolo Veneto non è credulone, o popolo bue, come pensava...siamo in tanti a seguire giornalmente l'evolversi della situzione e le assicuro che siamo ben informati, altro che ignoranti. E questo le dà fastidio. 
E soprattutto ci muoviamo compatti, consapevoli finalmente che possiamo avere un peso nelle decisioni che d'ora in poi verranno adottate in materia di incenerimento e spero anche in altri campi. 
Mi sono laureata in Economia dell'ambiente nel 1998 e da sempre mi preoccupo dei risvolti sulla salute degli inquinanti, soprattutto sui bambini che ne risentono in maniera particolare e di come si potrebbe cambiare la qualità della vita semplicemente cambiando le nostre abitudini. Soprattuto in questi ultimi mesi mi sono ben documentata in materia di incenerimento e ci sono studi inconfutabili relativi alla stretta connesione tra patologie e nanoparticelle. Soprattutto sul fatto che gli inceneritori di nuova generazione per il fatto che bruciano a elevatissime temperature per evitare la produzione di diossina, provocano inevitbilmente la produzione dei pm 2,5 e pm1 che come ben lei sa sono molto più pericolosi dei pm10. 
Lei ha valutato i costi ambientali dei questi impianti? E' facile accusarci di isteria...come lei dice: 
"La presenza dei termovalorizzatori viene infatti vissuta con isteria dai veneti, gli unici al mondo a vederli come pericolo e non come risorsa". 
Qui mi perdoni ma siamo fin troppo consapevoli che i rifiuti sono una risorsa, proprio per questo non vanno bruciati. 
Figuriamoci se mi posso arrendere davanti alla prospettiva di costruire gli inceneritori che vanno contro qualsiasi logica etica e biologica, l'unica spiegazione che mi posso dare è quella del profitto. 
Non crede che le sue affermazioni siano contrarie al ruolo che ricopre? Mi pare di capire che Lei dovrebbe astenersi dal fare certe considerazioni, mi viene da pensare che abbia qualche interesse personale, per non dire economico, nel sostenere una tecnologia che ormai si è rivelata anche in altri paesi superata. Il suo compito dovrebbe essere ben altro, e l'incenerimento dovrebbe esser l'ultima spiaggia, e di natura residuale dopo aver tentato tutte le strade possibili per ridurre i rifiuti a monte e sensibilizzato la popolazione sul fatto che è indispensabile e prioritario cambiare le proprie abitiudini e spingere la produzione verso un'altra direzione, più compatibile con il sistema ambiente. Per non parlare degli aspetti più propriamente tecnici: penso che anche Lei sappia che dall'incenerimento si producono, oltre ai fumi, anche una quantità rilevante di ceneri altamente tossiche e liquami. 
"E’ assurdo, è ora di finirla con paure irragionevoli, frutto anche di giochi politici. Gli inceneritori sono macchine ipercontrollate" 
Semmai i giochi politici li state facendo voi... 
I controlli sulle emissioni dei fumi se non sbaglio non sono giornalieri, ma annuali; sappiamo bene che negli inceneritori progettati si bruciano categorie di rifiuti diversificate e quindi le emissioni sono difficilmente controllabili. Per non parlare delle fughe di diossina o del latte contaminato che si trova nei paraggi di alti inceneritori in Italia. Altro che cibo a Kilometri zero. 
Ma con chi crede di avere a che fare? 
Sappiamo bene che la Pianura padana è uno dei siti pù inquinati al mondo per quanto riguarda la situazione dell'aria: già questo credo sia indicativo del fatto che non possiamo supportare un sistema che anzichè muoversi verso le energie pulite, si ostina a fare gli interessi di certe lobbies a scapito della salute nostra e delle future generazioni. 
"siamo una delle regioni più evolute d’Europa, per il Pil prodotto" 
Il nuovo modo di misurare il benessere da un pò di anni non è tramite il Pil che non è un buon indicatore di altri aspetti. Ha mai sentito parlare di impronta ecologica? Anzi da una riduzione del Pil per certi versi si può avere anche un miglioramento in termini di qualità dell'aria (meno camion che circolano..) 
Credo che sappia che nelle valutazioni si dovrebbe tener conto delle esternalità negative, che per il fatto di essere difficilmente monetizzabili non possono certo essere sottostimate. 
Mi viene proprio da pensare che farebbe meglio a dimettersi. 
"se un inceneritore va in tilt è un guaio", ma per chi? Per Lei che in questi anni non ha portato avanti una prospettiva lungimirante in materia di ambiente come invece avrebbe dovuto fare? A sentire Lei siamo all'emergenza: ragioni! Quanto tempo ci vuole per costruire un inceneritore? Non sarebbe forse meglio utilizzare quel tempo per sensibilizzare gli industriali e la gente sulla priorità di cambiare le proprie abitudini? Non crede che potrebbe nascere un business e nuovi posti di lavoro anche dal riciclo? E magari ci porterebbe fuori prima dalla crisi economica da cui potremmo uscire molto più rinforzati e competitivi? Se non sbaglio esistono anche gli ecolabel, la certificazione ISO14000 e il LCA (Life Cycle Assessment - con il quale si considera un prodotto nell'intero ciclo di vita per quanto riguarda le esternalità). Perchè non si è puntato su questa strategia vincente in questi anni ed invece si è preferito dirottare il 7 % delle bollette enel impropriamente verso gli inceneritori? Si sarebbe potuto dirottare quei soldi verso energie veramente pulite. 
Prevenzione e protezione ambientale non è proprio quello che ci si può aspettare da lei. Ne terrò presente per il futuro. 
Distinti saluti 
Dott.ssa Marta Bizzotto

domenica, gennaio 31, 2010

LETTERA APERTA al Direttore generale dell’ARPAV , avv. Andrea Drago

In merito al suo intervento riportato nell’articolo del Corriere del Veneto ( 30.01-10) “ L’Arpav: «Stupidi pregiudizi, c’è bisogno di questi impianti», sarebbe troppo facile risponderle con parole offensive come quelle con cui lei ci ha etichettati, ossia veneti ISTERICI ed IGNORANTI. Preferisco risponderle con le argomentazioni di persone esperte e competenti per la funzione che hanno ricoperto o ricoprono, l’esatto contrario del suo caso, visto che, invece che fare l’avvocato, lei sovrintende ad un istituto per la prevenzione e la protezione dell’ambiente, in definitiva la salute, e quindi il suo ruolo e competenze dovrebbero essere quasi quelle di un medico. Evidentemente lei avrà le sue convenienze.
 Innazitutto, come insegna la comunità europea, li chiami pure inceneritori questi impianti, e non termovalorizzatori, che con la valorizzazione non hanno proprio niente a che fare, se non con quella delle malattie e delle morti. Proprio sulle pagine del Corriere del Veneto del 29 u.s. il professor Eligio Grigoletto, ex-direttore del centro oncologico di Aviano, ammoniva che non ci sono dubbi che i tumori, specie quelli giovanili, siano in stretta relazione con l’ambiente tossico. Sulla necessità, degli inceneritori, poi, è la stessa Agenzia che lei presiede a smentirla completamente, considerata la conclusione della relazione tenuta in commissione provinciale a Treviso, il 10 dicembre scorso, da un suo tecnico: i rifiuti speciali, potenzialmente inceneribili, del bacino di riferimento non basterebbero nemmeno per uno solo dei due impianti di Silea e Mogliano. 
 Lei infine parla di paure irragionevoli da parte nostra. Mi riesce a spiegare quanta ragionevolezza c’è nell’accettare o nel rassegnarsi a fare una famiglia, a mettere al mondo dei figli , a fare tanti sacrifici per farli crescere sani, all’ombra di un inceneritore, che studi innumerevoli ormai associano al rischio di patologie anche gravissime? Siamo, certo, come lei dice, tra le regioni più evolute d’Europa per il PIL e per il livello tecnologico raggiunto, ma con quale risultato ? Non siamo forse perennemente immersi in una camera a gas che ci sta sempre più avvelenando ? E lei, direttore dell’Agenzia regionale protezione e prevenzione ambientale del Veneto , ci viene a dire che dovremmo aggiungere altri veleni ?!?
 R. Kennedy - 18.3.1968: Non possiamo misurare il successo del nostro paese sulla base del PIL che non tiene conto della salute delle nostre famiglie, che non misura ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. 
Rifletta signor Drago : chi è l’isterico ? Chi è l’ignorante ? 
Distinti saluti , 
Marcella Corò, via Michelangelo, 4 --Mogliano Veneto TV
Tel.0414566019 

Comunicato stampa dei Comitati Riuniti Rifiuti Zero e Rete Ambiente Veneto

 Dopo aver letto i quotidiani che riportavano le dichiarazioni più disparate .
abbiamo ritenuto doveroso puntualizzare la nostra posizione e rivendicare anche un po' di merito per quanto raggiunto finora. 


COMUNICATO STAMPA

Il Consiglio Regionale del Veneto ha votato in data 28 gennaio un emendamento alla finanziaria con il quale “ non possono essere rilasciati provvedimenti di approvazione dei progetti di impianti di smaltimento o recupero di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, né concesse autorizzazioni all’esercizio di nuovi impianti di smaltimento e recupero di rifiuti speciali , pericolosi e non pericolosi in assenza di una deliberazione del consiglio provinciale competente per il territorio, previo parere dell’Osservatorio Rifiuti dell’Agenzia Regionale per la Protezione e dell’Ambiente del Veneto, che accerti l’indispensabilità degli impianti stessi ai fini dello smaltimento o recupero, in osservanza del principio di prossimità tra luogo di produzione e luogo di smaltimento prescritto dall’art. 11, commi 1 e 2 della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3 e dell’art.199, comma 3 lett. d), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Di fatto, con questo emendamento, si riconduce la gestione dei rifiuti speciali all’interno della normativa vigente e vengono meno le pretese di chi intende appropriarsi del territorio per imporre impianti di incenerimento sovradimensionati come quelli proposti da Unindustria Treviso, senza tuttavia creare le premesse di emergenze di tipo campano come qualcuno sta già ventilando.
Questa votazione è il frutto di un’opera di informazione e coinvolgimento portata avanti con convinzione, fin dal 2005, dai comitati presenti sul territori. 
I Comitati spontanei hanno evidenziato, fin da subito, i pericoli derivanti dall’avvio di 2 impianti di incenerimento per rifiuti speciali da 250mila tonnellate, ciascuno, che avrebbero pesantemente compromesso la vivibilità del territorio riversando, ogni giorno, in atmosfera oltre 1.000 kg di polveri, in un contesto già fuori legge per la Comunità Europea in termini di qualità dell’aria. Basti pensare che, da inizio anno, in soli 28 giorni, la città di Treviso ha registrati ben 20 sforamenti a fronte dei 35 annui tollerati per legge.
Ora che questo importante risultato è stato raggiunto ci sono i presupposti per l’avvio di un Piano dei Rifiuti che rispetti i dettami delle normative vigenti, che indicano la strada della riduzione, del riciclo, del riuso e, solo da ultimo, quella dell’incenerimento. Ci aspettiamo che tutte le parti sociali, compresi imprenditori e politici, contribuiscano, per quanto di loro competenza, al concretizzarsi di un progetto davvero innovativo e lungimirante.
I Comitati Riuniti Rifiuti Zero e Rete Ambiente Veneto considerano questo risultato come un successo del senso di responsabilità e non una vittoria della “politica del non fare” ma anzi una vittoria della “politica del non fare del male alle persone” ed auspicano che il senso civico continui prevalere senza che il tema dei rifiuti venga strumentalizzato per facili campagne elettorali, con minacce di assurde e ridicole catastrofi. 

COMITATI RIUNITI Rifiuti Zero di TREVISO e VENEZIA
Paolo Pittaluga
Marcella Corò RETE AMBIENTE VENETO 
  Michele Boato
  Lucia Tamai  

Rete Ambiente Veneto - Viale Venezia 7 – 30171 Mestre  
Michele Boato: tel/fax 041 935666
Comitati Riuniti – Via G.Leopardi 1/a – 31057 Silea 
Lucia Tamai: cell. 320 231945

lunedì, gennaio 04, 2010

ECOBALLE......

A 4 anni dalla presentazione del progetto di Unindustria è ancora in corso l’iter autorizzativo dei due impianti di incenerimento per la distruzione di 500mila tonnellate annue di rifiuti industriali nonostante il parere contrario espresso :

- da 8 consigli comunali in rappresentanza di circa 90 mila cittadini;

- dalla provincia di Treviso;

- dalla commissione Ambiente della provincia di Venezia

- dall’’Ente parco del Fiume Sile.



L’iter non è stato interrotto anche se fin dal febbraio 2007 il Consiglio Regionale ne aveva decretato la sospensione con l’approvazione, a larga maggioranza, della mozione n. 24 “ No agli inceneritori a Silea e Bonisiolo (TV) e della risoluzione n. 26 “ La Regione Veneto assuma azione programmatoria in materia di impianti di termovalorizzazione”.



Pertanto, a quasi due anni di distanza la Giunta Regionale è inadempiente nei confronti del massimo organo Regionale e non ha tenuto in considerazione le diffide inviate, nell’aprile 20007 e maggio 2009, dai Comitati Riuniti Rifiuti Zero e da Rete Ambiente Veneto, con le quali si intimava di non continuare l’istruttoria degli impianti di incenerimento e di dare attuazione alle delibere.



Ora, nonostante l’ARPAV, tramite l’Osservatorio Regionale dei Rifiuti, abbia riconfermato che, sulla base dei dati aggiornati al 2007, i rifiuti eventualmente inceneribili sono solo 117mila tonnellate e quindi insufficienti anche per il funzionamento un solo impianto, cittadini ed amministratori si sentono ribadire la minaccia che “ … i due inceneritori sono indispensabili, se no finiamo come Bassolino in Campania” .



Anche se una simile affermazione è completamente fuori luogo, considerato che da anni la raccolta differenziata è a livelli di eccellenza e nella sola provincia di Treviso operano oltre 300 aziende di recupero rifiuti, i Comitati Riuniti Rifiuti Zero di Treviso e Venezia e Rete Ambiente Veneto intendono chiarire definitivamente che l’emergenza rifiuti in Campania è stata creata da una serie di illeciti e inadempienze, che nulla hanno a che fare con la nostra realtà, e sono attualmente all’esame della Magistratura.



Sarà proprio l’ing. Paolo Rabitti, consulente del PM nel processo contro Bassolino e Impregilo ad illustrarlo a cittadini ed amministratori nell’incontro del 12 gennaio a Silea, ad ore 20,30, c/o l’Oratorio Parrocchiale.



L’ing. Rabitti autore del libro ECOBALLE ci spiegherà il business miliardario dei rifiuti e ci aiuterà a comprendere chi ci guadagna e quali meccanismi bloccano le soluzioni alternative.



Considerato l'interesse con cui viene seguito il tema incenerirori e la concreta possibilità che tra qualche giorno Unindustria Treviso presenti al pubblico il progetto relativo all'impianto di Mogliano chiedo se c'è la possibilità di avere la Vostra presenza in occasione dell'incontro con l'ing. Rabitti in modo da arricchire l'informativa dei cittadini.

Grazie per l'attenzione,

per

COMITATI RIUNITI “RIFIUTI ZERO”

Lucia Tamai

cell. 320 2319451