domenica, gennaio 31, 2010

LETTERA APERTA al Direttore generale dell’ARPAV , avv. Andrea Drago

In merito al suo intervento riportato nell’articolo del Corriere del Veneto ( 30.01-10) “ L’Arpav: «Stupidi pregiudizi, c’è bisogno di questi impianti», sarebbe troppo facile risponderle con parole offensive come quelle con cui lei ci ha etichettati, ossia veneti ISTERICI ed IGNORANTI. Preferisco risponderle con le argomentazioni di persone esperte e competenti per la funzione che hanno ricoperto o ricoprono, l’esatto contrario del suo caso, visto che, invece che fare l’avvocato, lei sovrintende ad un istituto per la prevenzione e la protezione dell’ambiente, in definitiva la salute, e quindi il suo ruolo e competenze dovrebbero essere quasi quelle di un medico. Evidentemente lei avrà le sue convenienze.
 Innazitutto, come insegna la comunità europea, li chiami pure inceneritori questi impianti, e non termovalorizzatori, che con la valorizzazione non hanno proprio niente a che fare, se non con quella delle malattie e delle morti. Proprio sulle pagine del Corriere del Veneto del 29 u.s. il professor Eligio Grigoletto, ex-direttore del centro oncologico di Aviano, ammoniva che non ci sono dubbi che i tumori, specie quelli giovanili, siano in stretta relazione con l’ambiente tossico. Sulla necessità, degli inceneritori, poi, è la stessa Agenzia che lei presiede a smentirla completamente, considerata la conclusione della relazione tenuta in commissione provinciale a Treviso, il 10 dicembre scorso, da un suo tecnico: i rifiuti speciali, potenzialmente inceneribili, del bacino di riferimento non basterebbero nemmeno per uno solo dei due impianti di Silea e Mogliano. 
 Lei infine parla di paure irragionevoli da parte nostra. Mi riesce a spiegare quanta ragionevolezza c’è nell’accettare o nel rassegnarsi a fare una famiglia, a mettere al mondo dei figli , a fare tanti sacrifici per farli crescere sani, all’ombra di un inceneritore, che studi innumerevoli ormai associano al rischio di patologie anche gravissime? Siamo, certo, come lei dice, tra le regioni più evolute d’Europa per il PIL e per il livello tecnologico raggiunto, ma con quale risultato ? Non siamo forse perennemente immersi in una camera a gas che ci sta sempre più avvelenando ? E lei, direttore dell’Agenzia regionale protezione e prevenzione ambientale del Veneto , ci viene a dire che dovremmo aggiungere altri veleni ?!?
 R. Kennedy - 18.3.1968: Non possiamo misurare il successo del nostro paese sulla base del PIL che non tiene conto della salute delle nostre famiglie, che non misura ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. 
Rifletta signor Drago : chi è l’isterico ? Chi è l’ignorante ? 
Distinti saluti , 
Marcella Corò, via Michelangelo, 4 --Mogliano Veneto TV
Tel.0414566019 

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